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lunedì 6 settembre 2010

Giovani e Volontariato: la proposta di Branco Solidale

Perché i giovani sono, o almeno sembrano, del tutto lontani e perfino estranei al mondo del Volontariato?
Quali sono le ragioni del loro presunto disimpegno sociale?
E perché, sempre più frequentemente, invece di cercare motivi leciti di svago, preferiscono compiere atti deprecabili o di grave illegalità?


Sono domande da un "milione di euro", sulle quali dovrebbero seriamente interrogarsi le associazioni di volontariato, ma anche le Istituzioni, i Partiti politici, la Scuola, la Famiglia, il mondo degli adulti in generale.
Noi di "Branco Solidale", più che dare delle risposte, vogliamo lanciare un appello ai giovani affinché si avvicinino al mondo del volontariato e scoprano le ricchezze, le risorse nascoste che tante associazioni hanno da offrire a ragazzi e ragazze.
Bisogna innanzitutto sfatare quel luogo comune che rappresenta il volontariato come fatica e sofferenza.
Fare volontariato non significa soltanto dedizione ed impegno gratuito, ma è molto altro!
Chi fa volontariato "guadagna" in umanità, relazioni, armonia, sicurezza, soddisfazione, "senso", identità, gruppo, e forse... perfino un posto in Paradiso!
Siamo convinti, per esperienza personale, che il Volontariato possa essere la risposta ai bisogni dei giovani, ovvero soprattutto bisogni di: Appartenenza, Socialità, Condivisione di valori e ideali, Comunicazione, Autonomia, Protagonismo, Realizzazione personale e professionale, Autostima e Accettazione.
Pensiamo che il Volontariato possa dare un "senso" alle cose che facciamo, può insegnare a discutere, negoziare, decidere e risolvere problemi, a riconoscere e misurarsi con le diversità, a rispettare impegni, orari e ruoli.
La scelta dell'impegno sociale, la decisione di dedicarsi al volontariato o ad altre forme di attività sociale e culturale, può essere la risposta sana e positiva per quei giovani sbandati e annoiati che, per riempire il loro vuoto interiore, il deserto emozionale in cui vivono, spesso fuggono dalla realtà e dalle responsabilità, alla ricerca di stimoli intensi, sensazioni forti o paradisi artificiali (alcool, droga, piacere, ricchezza, potere, ecc.).
Giovani che per soddisfare il loro bisogno di socializzazione e di appartenenza, importantissimi nell'età della adolescenza, si affidano a modelli sbagliati, ad aggregazioni patologiche, entrando così a far parte di un gruppo violento o di una banda trasgressiva, di un "branco incosciente", dove la coscienza individuale è completamente annullata dal potere unico del capo indiscusso, dalla paura di esclusione e di punizione, dall'uniformità e dal gregarismo.
Succede così che ragazzi, apparentemente normali, che certamente non si possono classificare come criminali di professione, diventano "squallidi eroi", protagonisti di atti vandalici, di violenze inaudite e di veri e propri reati. Magari solo per divertimento, per fuggire dalla noia, per provare un'emozione forte, per catturare l'attenzione degli adulti, o per dimostrare agli altri membri del gruppo di "avere coraggio", di rispettare la "legge del branco".
Sono giovani senza storia e senza futuro, che scelgono di vivere alla giornata, senza alcuna progettualità e nessuna evoluzione verso una completa maturazione sociale.
E allora, la nostra proposta ai giovani è quella di unirsi in un nuovo modello di branco, un "Branco Solidale" appunto, di dar vita ad un gruppo cosciente e responsabile, dove essi possano essere protagonisti in positivo del proprio futuro e costruttori di un mondo migliore.
Siate i "nuovi eroi del branco"!!!

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